Franco Biasci, CEO di Dibix racconta le novità sull’uso dell’intelligenza artificiale esposte durante l’AI Festival tenutosi a Febbraio a Milano.
L’esperienza all’AI Festival
Nel mese di febbraio ho partecipato all’AI Festival e ho ascoltato speech molto interessanti. Se dovessi riassumere tutto in una parola? Agenti.
Il tema dominante è stato proprio quello degli Agenti AI: entità sempre più autonome, capaci di prendere decisioni, dialogare tra loro, e portare avanti task in maniera evoluta. Un passaggio che segna un’evoluzione netta rispetto agli LLM (Large Language Model) a cui siamo abituati.
LLM vs Agenti AI: due concetti, due mondi
Spieghiamolo con chiarezza:
- LLM (Large Language Models) come GPT-4 sono modelli capaci di generare testo, rispondere a domande, creare contenuti su richiesta.
- Gli Agenti AI, invece, vanno oltre: usano LLM per interagire, ma hanno una logica operativa autonoma. Possono osservare un contesto, scegliere un’azione, raccogliere feedback e adattarsi.
Immagina di non avere più solo un assistente che risponde, ma una squadra di agenti che agisce in tua assenza, con compiti specifici. Questo sta già succedendo.
Il futuro: città di agenti.
Uno degli scenari più affascinanti a cui ho assistito è stato quello delle “città di agenti”.
Ambienti digitali popolati da migliaia di agenti specializzati che collaborano tra loro, scambiandosi informazioni, prendendo decisioni collettive, ottimizzando processi complessi.
Oggi sembra futuristico, ma sta già accadendo:
- Nel customer service: agenti che leggono una richiesta, ne valutano il tono, interrogano il CRM e rispondono in tempo reale.
- Nella logistica: agenti che si parlano per ottimizzare rotte e scorte.
- Nel marketing: agenti che testano headline, ottimizzano campagne, generano contenuti, tutto in autonomia.
Cosa significa tutto questo per noi?
Per chi fa digital marketing, tecnologia e strategia, come noi in Dibix, queste evoluzioni non sono “curiosità”. Sono segnali di cambiamento che vanno intercettati, compresi e integrati.
La complessità aumenta, ma anche il potenziale.
Ecco alcune ipotesi di scenario che potremmo vedere presto:
- Ecosistemi digitali interamente gestiti da agenti AI, con aziende che avranno veri e propri team virtuali dedicati a obiettivi precisi.
- Collaborazione tra agenti umani e digitali, dove il nostro ruolo sarà sempre più strategico e decisionale.
- Business model fondati su reti di agenti interconnessi, capaci di apprendere, adattarsi e crescere con l’azienda.
Un consiglio per gli imprenditori: non aspettare che l’intelligenza artificiale sia “pronta”.
È già pronta.
Ma serve orientarsi: capire dove ha senso integrarla, dove può davvero dare valore e come può dialogare con i tuoi processi.
Nel nostro lavoro con i clienti, stiamo già disegnando “mappe di crescita” in cui l’AI non è un accessorio, ma un alleato strategico.
Il viaggio è cominciato
In ogni percorso di crescita, arriva un momento in cui serve cambiare passo.
L’AI non è più una tendenza, è la nuova infrastruttura digitale. E gli Agenti AI saranno i nuovi protagonisti.
Se vuoi capire come possono impattare il tuo business, siamo pronti a esplorare il percorso insieme.
Parliamone, costruiamo una mappa e iniziamo a tracciare la rotta.
Franco Biasci